Un gemellaggio artistico tra due territori drammaticamente coinvolti dalla stessa esperienza, il terremoto, per raccogliere fondi destinati alla ricostruzione di cinque edifici simbolo in due dei Comuni bolognesi colpiti dal sisma dello scorso maggio, Crevalcore (Castello dei Ronchi, municipio e scuole elementare Lodi) e Pieve di Cento (Rocca e scuola elementare De Amicis). E’ l’evento “Senza radici non si vola”, che andrà in scena lunedì sera alla Scuderia di piazza Verdi, a Bologna, con il coinvolgimento di artisti abruzzesi (Andrea Cosentino, Andrea Fugaro, Massimiliano Felice e Andrea Franciosa) ed emiliani (Matteo Belli, Vito, Alessandro Bergonzoni, Francesca Ghermandi, Maver quartet, Gabriella Ghermandi, Federico Taddia). A loro si sono aggiunti nelle ultime ore anche Marcello Fois e Shel Shapiro, per una serata di musica, reading, racconti e immagini affidata alla regia di Paolo Billi.
L’iniziativa, realizzata con la collaborazione della rassegna “Ad alta voce” promossa da Coop Adriatica, è a offerta libera. Gli artisti parteciperanno senza compenso così come è gratuita la concessione della Scuderia, l’ideazione del logo (da parte di InsideOff) e l’attrezzatura per i musicisti abruzzesi (da parte della coop aquilana Nuovi orizzonti sociali).
Nel corso della serata, inoltre, verranno presentate alcune clip del video “C’è un ladro nel divano. Il terremoto visto dai bambini”, prodotto dalla Provincia di Bologna e realizzato dal Future film festival. Si tratta di 49 interviste fatte a luglio, dunque a poche settimane dal sisma, a bambini dai sei e i 12 anni tra Pieve, Crevalcore, Galliera, San Giovanni in Persiceto, San Pietro in Casale e Bologna. Il video, arricchito da materiale didattico sul comportamento da tenere in caso di scosse, sarà presto distribuito nelle scuole.
L’iniziativa di lunedì si inserisce nell’ambito della campagna “Pronti a ricostruire”, lanciata dalla Provincia di Bologna per promuovere la raccolta di fondi in favore dei cinque edifici simbolo di Crevalcore e Pieve. La campagna è servita a coinvolgere nella raccolta anche altri Comuni: Granarolo ha donato a Pieve 40.000 euro, mentre dal piccolo Comune friulano di Resia ne sono arrivati 7.000. Tra “Pronti a ricostruire” e gli altri canali, invece, Crevalcore ha già superato i due milioni di euro: una donazione di 40.000 euro è arrivata anche da Vaduz (Liechtenstein).